Sardegna: la L.R. sulle Guide Turistiche


A seguito di una richiesta di informazioni riguardo al bando per la professione di Guida Turistica in Sardegna ho deciso di scrivere questo post per poter fornire a tutte le aspiranti guide turistiche sarde il quadro della situazione nella loro regione.

Come ho già scritto nel post "Chi è la Guida Turistica? Come prepararsi all'esame?" le regioni legiferano in materia turistica, pertanto l'Italia si ritrova con un quadro eterogeneo concernente le modalità di accesso alla professione di guida turistica. Nella maggior parte dei casi le regioni emanano bandi con cadenza biennale il cui accesso è consentito a diplomati o laureati che presentano una o più lingue straniere e vengono esaminati tramite prove scritte e/o orali. Altre regioni permettono l'accesso alla professione a coloro che svolgono un corso di formazione con relativo esame finale oppure un corso che di per sé è abilitante alla professione.
 
La regione Sardegna ha una legge regionale atipica per quanto riguarda la professione di guida turistica.
Mi spiego meglio: intanto l'abilitazione è regionale e non provinciale come accade nella maggioranza dei casi. Ma ciò è una questione minore in quanto molte regioni come il Friuli Venezia Giulia o la Sicilia hanno intrapreso questa strada, dando spunto anche ad altre regioni per modificare le loro leggi regionali.
Tornando però alla L.R. 20/2006 della regione Sardegna mi sono soffermata su questa parte della legge:

"1. Le professioni turistiche di cui all’articolo 2 possono essere esercitate mediante iscrizione nel registro professionale di cui all’articolo 6.
2. L’iscrizione a ciascun registro delle professioni turistiche è consentita a chi possiede i seguenti requisiti abilitativi minimi:
a) per guida turistica: laurea almeno triennale in discipline afferenti alle materie turistiche, umanistiche e storico-artistiche ed architettoniche, più tre mesi effettivi, anche non continuativi, di tirocinio operativo certificato in Sardegna, avente ad oggetto attività connesse al patrimonio storico-archeologico-monumentale della Sardegna; i titolari di diploma di scuola media superiore con almeno un anno, anche non continuativo, di comprovata esperienza nel settore, possono esser iscritti nel registro delle guide turistiche previo superamento di un esame bandito ogni due anni con decreto dell’Assessore regionale competente per materia;"


Evitando di soffermarmi sulla parte dell' "esame bandito ogni due anni", in quando l'ultimo bando è stato pubblicato nel 2007 e i relativi esami si sono svolti nel 2009 senza dare seguito ad ulteriori bandi, vorrei un pò analizzare le due frasi che ho evidenziato in grassetto.
La stessa legge regionale indica come tirocinio operativo certificato "un periodo di formazione intensivo in affiancamento presso associazioni, enti o società pubbliche o private che erogano servizi turistici e/o culturali o presso una guida professionista abilitata ed iscritta in apposito registro che deve attestare la pratica dell’attività di guida per il periodo indicato [...] nonché almeno dieci prestazioni di guida in affiancamento alla guida professionista."

Questa è la prima atipicità che mi è saltata all'occhio. Non tanto per il fatto che basta una laurea e un tirocinio per essere abilitati, perchè fin qui non ci vedo nulla di strano, anzi si dovrebbero fare molti più tirocini nelle altre regioni e possibilmente non a pagamento, magari utilizzando fondi europei per creare occupazione tra i giovani. Ma quello che mi ha un pò sconcertato è stato il fatto che anche una guida turistica abilitata può attestare che una aspirante guida ha svolto il tirocinio.
In questo modo secondo me si può aggirare facilmente la legge in quanto se ad esempio io avessi un'amica guida turistica abilitata potrebbe attestare il mio tirocinio senza neanche averlo mai svolto, o ancora una guida turistica già abilitata potrebbe estorcere soldi ad un'aspirante per fornirgli appunto un documento che attesti lo svolgimento del tirocinio.
 
La seconda atipicità è quella della comprovata esperienza nel settore. Se una persona non è abilitata, ipoteticamente non potrebbe esercitare la professione; si tratterebbe di un esercizio abusivo della professione a meno che ovviamente non venga svolto come lavoro dipendente per un'agenzia di viaggio, TO, ente museale ecc.

Inoltre la suddetta legge dichiara all'art. 8 che:
"sono iscritti di diritto nei registri [...] tutti coloro i quali operano professionalmente e regolarmente nel settore del turismo con specializzazioni per le quali non era istituito l’albo sotto la previdente disciplina, ovvero per le quali, pur esistendo l’albo, non si era regolarmente provveduto ad effettuare gli esami di abilitazione per l’accesso, che possano documentare esperienza di almeno tre anni anche in modo non esclusivo e continuativo di esercizio regolare e professionale nello specifico settore e ne facciano domanda entro centottanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge presso la competente segreteria."

Sicuramente la legge è meritevole di aver risistemato il comparto, in quanto se non esisteva un albo regionale o non venivano svolti esami, giustamente tante aspiranti guide hanno iniziato a svolgere la professione senza licenza esercitando da abusivi. Quello che invece non trovo giusto è che siano state iscritte di diritto senza svolgere nessun esame come invece faranno le future guide, e che siano rientrati negli aventi diritto anche coloro che svolgevano la professione in modo non esclusivo e continuativo.

Spero che questo mio post possa essere un punto di riferimento per le future guide turistiche sarde che vogliono intraprendere la professione ed essere informate in maniera breve e concisa sul funzionamento amministrativo che riguarda la professione turistica di guida in Sardegna.

Come sempre potete lasciare un commento a riguardo qui di seguito o alla pagina facebook Guida Turistica!

Commenti

  1. in effetti leggendo la legge, la comprovata esperienza almeno annuale sarebbe riconducibile ad un tirocinio da svolgere presso strutture pubbliche o private che si occupino si servizi turistici

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