E' possibile contrastare l'abusivismo?


Da anni si assiste a una vera e propria guerra tra guide turistiche e accompagnatori turistici italiani. Le due figure professionali sono entrambe indispensabili per la corretta riuscita di un tour.
Mentre le prime conoscono e illustrano in modo specifico le attrattive storiche, artistiche, monumentali e paesaggistiche del territorio per il quale sono abilitate, le seconde curano il programma di viaggio fornito dal TO o AdV, assistono gli accompagnati durante tutto il tour, forniscono notizie di interesse turistico sulle zone di transito al di fuori dell'ambito di competenza delle guide turistiche. Ed è proprio questo il punto su cui si scontrano entrambe le parti.
Ma mentre ancora si discute se una guida turistica possa spiegare su un bus o un accompagnatore turistico possa dare indicazioni ai suoi accompagnati nella città di Siena, sotto i nostri occhi accadono le vere ingiustizie. Da un lato assistiamo ad un abusivismo dilagante e dall'altro vediamo che le guide turistiche straniere, e più precisamente europee, "rubano" il lavoro a entrambe le figure professionali italiane.

Da pochissimi giorni infatti si legge sui quotidiani di Firenze come la sentenza della Corte di Cassazione abbia turbato gli animi di molti professionisti.
Riporterò di seguito parte del comunicato Federagit Toscana e cliccando qui potrete leggere anche gli altri documenti pubblicati a riguardo:

" La Sentenza della Corte di Cassazione ha annullato una multa elevata nel 2004 da un vigile urbano di Firenze ad una guida turistica tedesca, non provvista di abilitazione locale.
La multa risale al 2004, quando non era ancora in vigore la Direttiva Europea 2005/36/CE riguardante le professioni, né il Decreto Legislativo italiano di recepimento n. 206 del 2007, che ora regolamentano la libera circolazione dei professionisti. I professionisti europei possono usufruire di due diritti: a) il diritto di stabilimento e b) la prestazione temporanea ed occasionale.

La guida che vuole effettuare la libera circolazione deve dimostrare innanzi tutto di essere una guida nel suo Paese. Se si stabilisce in Italia, essendo le conoscenze necessarie diverse da quelle acquisite nel Paese di origine, la guida europea deve effettuare delle "prove compensative" o esami integrativi. Se invece effettua una prestazione temporanea e occasionale, deve presentare la documentazione al Dipartimento Turismo e, se i titoli sono in regola, il suo nome viene incluso nell'elenco pubblicato sul sito web del Dipartimento stesso. Le polizie locali possono così controllare l'elenco delle guide europee in regola per effettuare la prestazione temporanea.
Presso il Parlamento Europeo si sta procedendo dal 2011 ad una modifica della Direttiva Europea 2005/36/CE sulle professioni. Sono in atto pressioni enormi, si legge in una nota Federagit-Confesercenti, iniziate venti anni fa da parte dei grandi Tour Operator europei, per far effettuare tutte le visite guidate in 27 paesi dai loro capo-gruppo provenienti dall'estero, cercando di modificare le regole attuali e di eliminare gli esami integrativi.

Il Governo italiano tarda a rendersi conto della partita che si sta giocando in Europa in questo campo, mettendo a rischio l'identità culturale e il suo sterminato patrimonio svilito da persone che potrebbero non averne alcuna conoscenza, mentre le 18.000 guide italiane abilitate rischiano di perdere il loro lavoro, con gravi conseguenze per le loro famiglie."

Leggendo questo comunicato capiamo in realtà come entrambe le figure professionali italiane siano a rischio. Mentre una guida turistica tedesca che svolge questo lavoro già nel suo paese può addirittura spostarsi in tuor con un gruppo di suoi concittadini, spiegare in Piazza della Signoria a Firenze e svolgere quindi allo stesso tempo la professione di accompagnatore e di guida, qui in Italia una guida turistica non può oltrepassare il limite territoriale della sua provincia (nel caso di abilitazione provinciale) o regione (nel caso di abilitazione regionale), e un accompagnatore turistico non può nemmeno permettersi di attraversare Siena con dei turisti se non c'è una guida turistica al suo fianco.
Io credo che queste siano veramente barzellette! Se ci riteniamo veramente "Unione Europea" dovremmo avere tutti le stesse leggi altrimenti che senso ha l'unione?
Ma questo è un problema molto grande in realtà perchè già in Italia si assiste a una legislazione che varia, e anche di molto, da regione a regione. Innanzitutto si dovrebbe prevedere una legislazione che regoli le professioni turistiche a livello nazionale.
Anzichè dire "Io sono guida turistica di Roma, di Firenze, di Venezia" sarebbe meglio poter dire "Io sono una guida turistica italiana" perchè il nostro patrimonio culturale, monumentale, paesaggistico deve essere considerato come un unicum.
Durante questa legislatura si era parlato di istituire la Guida Turistica Nazionale ma si sono registrati molti pareri contrari. Federagit ha sempre espresso un netto rifiuto alla creazione di tale figura in quanto provocherebbe un impoverimento culturale. Sicuramente un semplice esame non basterebbe a ritenere che un impotetico candidato conosca l'intero territorio nazionale, ma invece di sprecare continuamente soldi (soprattutto in tempo di crisi!) pubblicando nuovi bandi, perchè non si pensa invece di istituire una vera e propria laurea per diventare Guida Turistica Nazionale? In fondo la maggior parte di noi ha frequentato un Corso di Laurea, il quale corso, in molte provincie o regioni, gli ha permesso di potersi iscrivere ad un bando per diventare Guida Turistica. Quindi anzichè dover superare un ulteriore esame anche dopo aver ottenuto una Laurea, o esercitare la professione in modo abusivo, perchè non prevedere appunto un Corso di Laurea per Guida Turistica Nazionale?
Chissà se questa mia domanda avrà mai una risposta! Credo solo che dobbiamo pensare di più a come migliorare la questione turistica in Italia. Difendere il nostro patrimonio unico al mondo, valorizzarlo e divulgarlo in maniera corretta. Non instaurare climi di tensione tra le professioni di Guida Turistica e Accompagnatore Turistico ma collaborare e sperare appunto che un giorno le due professioni diventino uniche.

Chiunque voglia aggiungere alle mie riflessioni pareri contrari o concordanti può farlo scrivendo un commento qui di seguito o aprendo un dibattito sulla pagina facebook
Guida Turistica!

Commenti

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Se avessi guardato il sito di lettere.uniroma2.it nel 2001 avresti notato che fu aperto un corso di Laurea destinato a chi voleva diventare Guida Turistica in maniera altamente specifica nel termine.

    Lo stesso venne aperto alla Normale di Pisa in Lingua INGLESE con però la differenza sull'accesso al corso universitario per soli 15 studenti rispetto a quello aperto da Tor Vergata destinato a cani e porci (io sono differente sia dai cani che dai porci, ho studiato per esser una guida turistica differente da tutte quelle già nel campo).

    Un giorno un Ministro subì l'attacco delle lobbies del turismo culturale, le quali fecero chiudere i due unici corsi ad hoc a livello nazionale in tronco senza aver alcun rispetto di chi ci ha speso denaro e tempo delle proprie tasche familiari e/o come cittadino lavoratore che si paga gli studi.

    Allora la Provincia di Roma aveva bandito il concorso classico per ingnoranti e preparati in questo campo, il decreto legge sistemò le lobbies degli specializzati in corsi teorici senza pensare che per la guida e accompagnatore serve tanta pratica sul campo, 3 anni di teoria e 2 anni di sola pratica ufficiale a livello di apprendistato retribuito bene.

    Oggi io grazie a quel decreto sono accompagnatore ufficiale per la provincia di Roma col patentino regolarissimo, ma allora non era questo mestiere quello per cui mi ero iscritto all'Università.

    Io ho tesi di Laurea ad hoc per svolgere il lavoro come guida turistica.

    Se ognuno potesse essere messo a svolgere soltanto il mestiere e professione per cui è ufficialmente riconosciuto tramite abilitazione scritta da parte di Università con corso ad hoc e provincia che ti consegna il patentino al momento del conseguimento effettivo della tesi di Laurea (Provincia differisce a seconda della regione e relativa provincia trattata sulla propria tesi come percorso turistico), verrebbe rivoltata come un calzino tutta l'Italia.



    Lorenzo Sperduti (Accompagnatore ufficiale e Guida in concorso).

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  3. LA guida Nazionale in italia è un abominio! ma come si fa a pensare ci conoscere il 70% del patrimonio storico artistico mondiale??!la guida deve rimanere regionale o provinciale, solo in questo modi si può offrire un servizio serio e professionale di una realtà vissuta e conosciuta dal professionista

    Fabio Comella(guida turistica regione campania)

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